27 gennaio, Giornata della Memoria, la liberazione di Auschwitz

80 anni fu liberata la città polacca di Oświęcim (in tedesco Auschwitz) rivelando al mondo l’orrore dei Lager. Un anno prima (il 31 gennaio 1944), lì era morto, insieme alla famiglia, Árpád Weisz, l’allenatore ungherese col quale il Bologna Calcio aveva vinto i Campionati 1935-1936 e 1936-1937. Quella data è diventata un simbolo, grazie ad una risoluzione dell’Onu del 1º novembre 2005. Sul tema la riflessione è stata profonda. Il filosofo Adorno si è chiesto: se possa vivere “chi vi è sfuggito per caso e di norma avrebbe dovuto essere liquidato”. Come Primo Levi. Anche per questo, aggiungeva, bisogna “agire e pensare in modo che Auschwitz non si ripeta, non succeda più niente di simile”. M.M.